domenica 30 maggio 2021

UNA CITTA'...IN CIRCOLO - VIAGGIO NELLE ASSOCIAZIONI DI PARMA di Stefania Zanardi

 

 

 

La nostra città, certi scorci spesso ripresi, immortalati da professionisti della fotografia, da cineasti rinomati in tutto il mondo o, ancor meglio, tradotti in versi poetici, o romanzi trovano spazio tra passato, presente e futuro.

Tra le varie “belle abitudini e tradizioni”, si conserva ancora (pur tra mille difficoltà visti i tempi non eccessivamente rosei) quella di ritrovarsi in circoli privati, punti di incontro, di convivio, che spaziano dall’attività sportiva a quella culturale, dal verde tavolo da gioco, al caffè, tè o aperitivo tra chiacchiere e confidenze: la Parmigianità.

Ma cosa rappresentano questi circoli, quando e come nascono ?

Per rispetto all’età (!), apriamo le danze con “ Il circolo Pro-Parma”, che emette il suo primo vagito addirittura nel 1948, proprio come la la nascita della Repubblica Italiana- e dici poco !- all’inizio solo come associazione, scegliendo come location un Bar, che si occupa di attività sportiva ( in particolare calcio).

Sembra un gioco, una cosa da poco ma ben presto i soci aumentano, la sede cambia di ubicazione, l’associazione intraprende diverse attività creando, per i propri associati, momenti di cultura e divertimento. Pioniere di questa realtà è Luciano Gonzi (non più tra noi) che dona un afflato completamente diverso  all’Associazione e che manterrà la carica di Presidente fino al 1994.

Il 1975 è l’anno della svolta; le iniziative aumentano, i soci pure, serve spazio, ma molto ed è così che, con grande lungimiranza, viene costituita l’Immobiliare Pro Parma S.P.a. grazie all’acquisto di un appezzamento di terreno con Casa Colonica, ubicazione Moletolo. I lavori di costruzione e ristrutturazione trasformeranno il podere in Circolo Sportivo con Club house, piscine, campi da tennis, da bocce come pure una pista sintetica polivalente per basket e Volleyball; una sede prestigiosa, non lontano dal centro.

Ma le attività ricreative non si fermano certo qui, la cultura entra a pie’  pari, e con essa  i concerti, le commedie dialettali, giochi delle carte, concorsi di pittura e fotografia.

Sulla scia dell’entusiasmo, nel 1979, vede la luce il “Premio al Parmigiano Illustre”, un riconoscimento ad un concittadino che, grazie alla sua opera, al suo impegno ha onorato Parma e la sua Parmigianità (di cui il concittadino Bevilacqua  tanto ha scritto). Alcuni nomi ? L’attore Lino Ventura, il giornalista Giorgio Torelli, lo scienziato Giorgio Brianti e il cardiochirurgo Ottavio Alfieri.

Ma Parma, come tutto il mondo sa, è sede pure della Lirica , quella con la L maiuscola ( i loggioni del teatro Regio, agognati e temuti dai grandi del canto) non poteva quindi mancare un Premio ad essa dedicato: è nel 1983 che la Sezione Lirica del ProParma istituisce il Premio Violetta, omaggiando artisti  che hanno saputo offrire esaltanti emozioni grazie al linguaggio della musica. Il titolo è tutto Parmigiano ; “Premio Violetta”, sia in onore della protagonista della Traviata – dono del nostro emerito concittadino Giuseppe Verdi- che della Duchessa Maria Luigia , fiore da lei preferito da cui nacque pure il Profumo “Violetta di Parma” .

Così, sulla scia del profumo, proseguiamo il nostro breve viaggio per raggiungere un altro Circolo, edificato in tutt’altra zona, ombreggiata dal verdeggiare di piante, siepi, giardini di ville che costeggiano la tortuosa  Strada dei Folli,  quanto basta per farci sentire “fuori” dalle mura cittadine, ma neppure tanto lontani.

1966: un gruppo di amici (rigorosamente parmigiani) ha una brillante idea e  decide di disporre di uno spazio verde, nei pressi della città ; un circolo sportivo dove trascorrere il tempo libero, immersi nella quiete di un parco all’inglese, battezzato come Tennis Club Parma, ma a tutti noto come “ Circolo di Mariano”. Una gradevole ed elegante Club house, strutture sportive e ricettive tese a rafforzare e rinvigorire una solida amicizia di amicizia e continuità. Luogo tranquillo, silenzioso, “ aristocratico”, non solo paradiso dei tennisti ma pure dei calciatori, dei nuotatori e dei più sedentari…. giocatori di Bridge e Burraco ! Ritornando a ritroso nel tempo, varie testimonianze raccontano di origini romane della zona limitrofa, quali le fondamenta di una villa recentemente scoperte, mentre l’attuale via Casalinga connette via Traversetolo alla Chiesa di Mariano (dal Latino “luogo di Mario”).

I soci, che sono aumentati in modo esponenziale negli anni, possono godere di 4 campi da tennis, ristorante, taverna, sala da biliardo, un’elegante piscina e di un’intensa attività sociale ; resta comunque l’impronta del Tennis, l’aspetto più forte e radicato, caratteristica che  porta alla nascita  (nel 1997) del Primo Torneo Internazionale “Copa del Sol”  che vede la partecipazione di giocatori delle migliori squadre europee appartenenti alle Federazioni di Bosnia-Erzegovin, Gran Bretagna, Russia, Turchia, Ungheria e Italia.

Più recentemente, da segnalare il Torneo Internazionale Future che si ripete ogni anno tra fine maggio ed inizio giugno.

Pochi passi, o poche pedalate e raggiungiamo un altro luogo simbolo dei circoli parmigiani; attraversata strada Traversetolo, proseguendo per Strada dei Folli , qualche centinaio di metri dopo, si giunge al Circolo del Castellazzo.

Anche in questo caso fu un gruppo di amici parmigiani che, nel 1972, pensando a quanto il tempo libero fosse troppo importante e prezioso decisero di creare un idoneo contenitore. L’idea di trascorrere parte della giornata tra piscine, verde, campi da tennis, equitazione in una privacy (seppure condivisa con altri) fu talmente di successo che all’inizio furono ben 600 le azioni collocate.

Il luogo era più che idoneo, una sterminata distesa di campi di Marore, un podere con Casa Colonica trasformata in circolo, operazione focalizzata sul recupero dell’esistente, sul massimo rispetto della natura dove gli impianti sportivi  non dovevano in alcun modo inficiare le origini del posto.

Progetto riuscito a pennello ; il circolo ha avuto l’onore di più di una citazione  diventando uno dei circoli più ammirati d’Italia.

Ma sono le origini del terreno dove il circolo nasce che fanno la differenza. L’area ha radici antichissime; da fonti storiche pare che 12.000 anni fa, vi scorresse il torrente Parma, poi l’intervento dei coloni Romani nel 183 che iniziarono a bonificare i terreni. Già a quei tempi vi si ergeva una “domus” signorile, ubicata in questi spazi (dipendenti dal Castelletto)  dove sorse in seguito una bastia di difesa per la città, ma è solo nel 1657 che ebbe inizio la costruzione del Castellazzo ubicata sui terreni dei Conti Dall’Asta.

La costruzione, tra ‘800 e ‘900 fu oggetto di numerosi passaggi di proprietà, anche in ambiente religioso in quanto , nel 1907 alcune parti dei terreni furono destinate ad uso benefico alla Parrocchia di Santo Stefano e, molto probabilmente anche a sede conventuale.

Ma nel 1970, si apre un nuovo capitolo: pure in questo caso, un gruppo di Parmigiani, costituisce la Società “Circolo del Castellazzo”, nel rispetto della natura, del verde, degli spazi aperti ai quali le nuove strutture (piscine, campi da tennis, equitazione  …) nulla toglieranno all’immenso parco bello e rigoglioso, con macchie fiorite e boschetti.

Lasciamo il Castellazzo per dirigerci verso località Baccanelli e Vigheffio (zona diametralmente opposta) per godere di un altro spazio verde, accogliente, organizzato e multifunzionale: eccoci al Tennis Club Sporting.

E’ il 1972 quando, come ormai da rituale, un ristretto gruppo di amici diventano i promotori della nascita di questo Circolo Privato, pure esso con una lunga tradizione tennistica alle spalle e conosciuto negli ambienti nazionali.

Durante gli anni lo Sporting club ha ospitato eventi agonistici, quali i Campionati Nazionali di tennis under 18,16 e 14.

Una Club house di 1500 metri, bar- ristorante, spazio bimbi nonché sala da feste per teen agers, biliardo, taverna ed una mansarda dove i giocatori più accaniti si sfidano a bridge e burraco. Il circolo fu il primo a edificare una piscina al chiuso (oltre quella già esistente all’aperto), un asso nella manica che ha dato i suoi frutti. Tornando di qualche decennio indietro nel tempo, come dimenticare il “Caimano” di Parma, bagnino ed emerito nuotatore che salvò vite nel letto del torrente Parma! Uomo verace,  spiccio e diretto che difficilmente – chi l’ha conosciuto- può dimenticare.

Ma cosa rappresenta per i soci questo luogo? Molto più di un semplice club, lo stare insieme, punto di riferimento per famiglie, figli e, tra una nuotata e l’altra, una pallina da match point, la chance di trascorrere un buon tempo.

Ancora un cambio di direzione.

Chi lascia Parma dirigendosi verso sud, in zona collinare, dopo circa 10 kilometri, si imbatte in un’autentica oasi di verde; il Tennis Club President. E’ l’anno 1974 quando l’ennesimo gruppo di amici, desiderosi di incontrarsi, al di fuori della caotica vita cittadina, fonda questo circolo.

 50 mila metri quadrati di verde, accoglienti, strutturati in maniera da favorire un un impiego del tempo libero, nel rispetto della natura.

Non tutto puntato sull’agonismo, chi desidera praticare sport per diletto,  in modo amatoriale, per tenere una giusta forma fisica, trova qui lo spazio ideale: moderne strutture, numero contenuto di soci rappresentano il “must”  per piacevoli e duraturi rapporti di amicizia, semplicità e rispetto.

Il ripristino della piscina ha dato un “ che” di salottiero al luogo,tuttavia lontano da snobismi o atteggiamenti altezzosi; l’impressione che ne esce è di trovarsi in una propria casa di campagna, la cui ampia  Clubhouse spaziosa ma discreta garantisce una discreta intimità.

Pure qui, le strutture sportive non mancano; campi da tennis, calcio, un campo polivalente, piscina per adulti e per piccini, palestra e salette allestite per il gioco delle carte e, dulcis in fundo, un maxischermo per assaporare in diretta ogni tipo di manifestazione.

 

 

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