mercoledì 27 novembre 2019

LO SGUARDO DI DE NITTIS A PALAZZO DIAMANTI


Risultato immagini per de nittisQuella che Palazzo dei Diamanti propone dal prossimo 
primo dicembre su De Nittis è una mostra originale e non l'ennesima riproposizione di una retrospettiva sul grande artista di Barletta.

De Nittis e la rivoluzione dello sguardo (1/12/19 - 13/4/20) intende infatti rileggere la parabola creativa dell'artista da una prospettiva che evidenzia l'originalità della sua arte e il suo modo, per certi versi inedito, di guardare la realtà e tradurla con immediatezza sulla tela per mezzo di inquadrature audaci, tagli improvvisi, prospettive sorprendenti affiancate a una sapiente resa della luce e delle atmosfere. Che si tratti di paesaggi assolati del sud Italia, di ritratti o delle affollate piazze di Londra e Parigi, De Nittis ha lasciato una serie di istantanee che rappresentano il mondo nel suo apparire fugace e transitorio, partecipando attivamente a quel 'nuovo sguardo' che apre la strada alla modernità.
Risultato immagini per de nittisPur senza dimenticare le esigenze del mercato e facendosi interprete del gusto delle esposizioni universali, attraverso un linguaggio teso alla sperimentazione e una sensibilità ottica affine a quella degli amici Manet, Degas e soprattutto Caillebotte, De Nittis ha abbracciato quella 'rivoluzione dello sguardo' che segna l'avvento della modernità in arte, a cui nella Parigi di fine Ottocento contribuisce il confronto tra la pittura e i codici della fotografia e dell'arte giapponese che De Nittis studiò e collezionò.

A confermarlo, in mostra, è l'affiancamento dei suoi dipinti a fotografie d'epoca firmate dai più importanti autori del tempo : da Edward Steichen a Gustave Le Gray, da Alvin Coburn a Alfred Stieglitz , oltre ad alcune delle prime immagini in movimento dei fratelli Lumière. Prende vita così un percorso avvincente scandito da centosessanta opere provenienti da importanti collezioni pubbliche e private d'Italia e d'Europa, volto a mettere in evidenza il contributo dell'artista alla comune creazione del linguaggio visivo della modernità.


De Nittis e la rivoluzione dello sguardoFerrara, Palazzo dei Diamanti
1 dicembre 2019 - 13 aprile 2020

Organizzatori
Fondazione Ferrara Arte e Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea in collaborazione con il Comune di Barletta

A cura diMaria Luisa Pacelli, Barbara Guidi e Hélène Pinet

Aperto tutti i giorni, dalle 9.00 alle 19.00
Aperto anche 8, 25 e 26 dicembre, 1 e 6 gennaio, Pasqua e Lunedì dell'Angelo

Informazioni e prenotazioniwww.palazzodiamanti.it
tel. 0532 244949 | diamanti@comune.fe.it

Ufficio stampaStudio ESSECI  Sergio Campagnolo

domenica 24 novembre 2019

ANCHE A PARMA IL PENSIERO DA' FASTIDIO - APPUNTAMENTO CON LE SARDINE, LUNEDI ALLE 19 IN PIAZZA DUOMO di Rita Guidi

Risultato immagini per sardineUn tempo si chiamava maggioranza silenziosa. 
Portatrice sana di pensieri (valori) diffusi ma muti; di una realtà conosciuta più a fondo della superficialità di ogni slogan, fatta di persone e verità. 
Oggi si chiamano sardine, e trovano una voce pacata e libera, forte di una autentica condivisione: eccola, nelle loro parole.

"Benvenuti in mare aperto"

Cari populisti, lo avete capito. La festa è finita.
Per troppo tempo avete tirato la corda dei nostri sentimenti. L’avete tesa troppo, e si è spezzata. Per anni avete rovesciato bugie e odio su noi e i nostri concittadini: avete unito verità e menzogne, rappresentando il loro mondo nel modo che più vi faceva comodo. Avete approfittato della nostra buona fede, delle nostre paure e difficoltà per rapire la nostra attenzione. Avete scelto di affogare i vostri contenuti politici sotto un oceano di comunicazione vuota. Di quei contenuti non è rimasto più nulla.

Per troppo tempo vi abbiamo lasciato fare.
Per troppo tempo avete ridicolizzato argomenti serissimi per proteggervi buttando tutto in caciara.
Per troppo tempo avete spinto i vostri più fedeli seguaci a insultare e distruggere la vita delle persone sulla rete.
Per troppo tempo vi abbiamo lasciato campo libero, perché eravamo stupiti, storditi, inorriditi da quanto in basso poteste arrivare.
Adesso ci avete risvegliato. E siete gli unici a dover avere paura. Siamo scesi in una piazza, ci siamo guardati negli occhi, ci siamo contati. E’ stata energia pura. Lo sapete cosa abbiamo capito? Che basta guardarsi attorno per scoprire che siamo tanti, e molto più forti di voi.
Siamo un popolo di persone normali, di tutte le età: amiamo le nostre case e le nostre famiglie, cerchiamo di impegnarci nel nostro lavoro, nel volontariato, nello sport, nel tempo libero. Mettiamo passione nell’aiutare gli altri, quando e come possiamo. Amiamo le cose divertenti, la bellezza, la non violenza (verbale e fisica), la creatività, l’ascolto.

Crediamo ancora nella politica e nei politici con la P maiuscola. In quelli che pur sbagliando ci provano, che pensano al proprio interesse personale solo dopo aver pensato a quello di tutti gli altri. Sono rimasti in pochi, ma ci sono. E torneremo a dargli coraggio, dicendogli grazie.
Non c’è niente da cui ci dovete liberare, siamo noi che dobbiamo liberarci della vostra onnipresenza opprimente, a partire dalla rete. E lo stiamo già facendo. Perché grazie ai nostri padri e nonni avete il diritto di parola, ma non avete il diritto di avere qualcuno che vi stia ad ascoltare.

Siamo già centinaia di migliaia, e siamo pronti a dirvi basta. Lo faremo nelle nostre case, nelle nostre piazze, e sui social network. Condivideremo questo messaggio fino a farvi venire il mal di mare. Perché siamo le persone che si sacrificheranno per convincere i nostri vicini, i parenti, gli amici, i conoscenti che per troppo tempo gli avete mentito. E state certi che li convinceremo.

Vi siete spinti troppo lontani dalle vostre acque torbide e dal vostro porto sicuro. Noi siamo sardine libere, e adesso ci troverete ovunque. Benvenuti in mare aperto. 

“E’ chiaro che il pensiero dà fastidio, anche se chi pensa è muto come un pesce. Anzi, è un pesce. E come pesce è difficile da bloccare, perché lo protegge il mare. Com’è profondo il mare”.

Firmato "6000 sardine"

martedì 19 novembre 2019

L'ARTE GIOVANE ALLA GALLERIA MAZZOCCHI - di Stefania Zanardi


Risultato immagini per musa dell'arteLo spazio è quello di una Galleria, luogo ideale per la circostanza:
 varcata la soglia, un lungo e ampio corridoio , muri (rigorosamente bianchi) ricoperti per buona parte da pagine di quotidiani – un po’ stile newyorkese-  si offrono allo sguardo dei visitatori.
Ma è solo il back-ground perché ad adornare le pareti della Galleria Mazzocchi sono opere della Scuola di Belle Arti e Disegno di Sala Baganza ; non parliamo di “artisti famosi ” rinomati, acclamati dal grande pubblico ma di opere realizzate da allievi, una carrellata di immagini, nature morte, visi, corpi maschili e femminili in movimento o “still”, immortalati dalla fotocamera.
Risultato immagini per belle artiOgnuno degli artisti sembra avere dato il meglio di sé  in un’esposizione dove stili diversi, accattivanti, belli alla vista pullulano di passione e amore verso l’arte . Eh già, il “fil rouge” che collega tra di loro opere e loro artefici  non è altro che passione, slancio vitale, desiderio di esprimere emozioni, serenità come dono del proprio lavoro al pubblico.
Senza dubbio, la “location” dà uno slancio in più con la sua struttura, le rientranze dove sulle pareti sfilano  disegni ed  dipinti in un “contiuum “ artistico e spaziale ,con  un’ampia vetrata che si affaccia su un giardino rigoglioso nonostante novembre avanzato.
La galleria è un via vai di persone (uomini, donne, giovani e meno) che si alternano, si incontrano , si conoscono , osservano ed ammirano le opere incuriositi e piacevolmente sorpresi dalla varietà dei soggetti esposti.
Risultato immagini per belle artiCiò che si respira in questo sabato pomeriggio uggioso, umido, poco accattivante è colore, movimento, gioia di essere lì, ora .
Ad allietare -oltre la vista e il cuore anche il gusto - , un banchetto (chiamarlo catering no! Troppo impegnativo) con assaggi di cibo e bevande come  ulteriore momento di coesione e condivisione tra visitatori, artisti e
curatori responsabili della Galleria – i padroni di casa-. 
Ed è come se , tra una chiacchiera e l’altra, un affettuoso complimento, un rivedersi tra amici o conoscenti, artisti e pubblico stiano assisi, sguardo fisso a tela o foglio da disegno ancora intonso, attrezzi del mestieri alla mano, pronti per dare vita ad un’opera artistica .
Un invito a cimentarsi in una nuova avventura ?

venerdì 8 novembre 2019

AL MARIA LUIGIA, TRA FAVOLA E MITO - di Stefania Zanardi



Risultato immagini per maria luigia teatro parma“ Tra favola e mito”, questo il titolo del libro commentato, 
analizzato e sviscerato al pubblico in sala, sabato 26 ottobre , in un pomeriggio assolato in attesa del ritorno all’ora solare che avrebbe sostituito l’ora legale la notte stessa.
Andreaina Branchi Chiari , scrittrice di fiabe ( per piccoli?)  che da anni  offre  una chance in più ai numerosi genitori che pazientemente, seduti ( o spesso distesi ) accanto ai loro bimbi cuccioli si apprestavano e si apprestano , sera dopo sera, a  farli scivolare  tra le braccia di Orfeo, ha potuto assaporare da spettatrice, a presentazione, letture e commenti del frutto del suo lavoro.
Maddalena, figlia e coautrice del libro, apre l’incontro ripercorrendo Mito e Favola, addentrandosi in curiosi, impegnativi percorsi della mente e del cuore, sfogliando pagine ideali in un excursus pieno di pathos e profondità.
Naturalmente, la cornice del teatro interno al Convitto Maria Luigia – un gioiellino recentemente restaurato , riportato a nuova vita come dono al pubblico – non può certo deludere. Un fiore all’occhiello non guasta mai.

Ma torniamo sulle nostre tracce; Favola come fantasia, creatività, amore, sogno e speranza, termini che spesso si legano quasi unicamente all’infanzia, al mondo dei piccoli quasi che, detti o ascoltati dalle labbra di un adulto, diventassero improvvisamente inadeguati, o peggio ancora ridicoli.

In una società quale la nostra, dall’apparenza digitale, dove molteplici opportunità, offerte e proposte  si susseguono nella nostra giornata e vita, la creatività langue, deperisce, fino quasi a scomparire. Eh si, perché avere tante 
attività, oggetti, eventi lì, serviti su di un piatto d’argento, non aiuta; tutt’altro, è inversamente proporzionale all’essere creativi e sognatori.
E allora ecco che, per contrastare tutto ciò, sul palco sale Ursula Mezzadri, attrice che coinvolge il pubblico con una sublime lettura del racconto “Lettere d’amore” dove le stesse (  intese come alfabeto,) guidate dall’abile penna delle autrici, danno vita ad un valzer di parole che si incrociano, si accavallano, si scontrano  creando una fantastica atmosfera, rigorosamente con Happy end.
Risultato immagini per maria luigia teatro parmaE in questo quadro di immaginazione e sogno, sullo schermo che ha trovato posto sul palco, Claudio Bagatti ( professore di storia dell’arte) ci delucida , con competenza e passione, su immagini, dipinti, opere d’arte che vedono quale soggetto principale Putti o Amorini in un tripudio di capolavori dal Caravaggio al Canova. Il sole, che ormai fa capolino dalle vetrate del teatro, accresce l’atmosfera emotiva e in parte” rétro “che ha trovato linfa vitale.
Poteva mancare un’ altra Musa ispiratrice quale la musica,? Certo che no; per concludere un pomeriggio che pare avvolto nella magia, il compositore Valentino Straser accompagna la conclusione dell’incontro offrendo al pubblico in sala due sue composizioni; un’Ave Maria e un Tango. E , signore e signori, il sipario si chiude .