martedì 29 ottobre 2019

A PARMA LA TERRA E' CREATIVA di Stefania Zanardi

Risultato immagini per terraTERRA! Amata, Promessa, Lavorata, Sfruttata, Maltrattata innalzata a Slogan oggi più che mai (non sempre in modo opportuno).
Sta di fatto che nessuno può negare quanto questa parola sia oggi  più che mai in voga, sulla bocca di molti (se non di tutti).
Se poi abbiniamo a Terra l’aggettivo Creativa ecco che questa assume altro valore: creare,inventare, dare vita e trasformare le idee in “fatti”. E’ sull’onda di questo percorso che nasce a Parma il nuovo Atélier “ La Terra Creativa”, una realtà già esistente nella nostra provincia e che oggi trova radici anche in città. Il tutto grazie alla passione,competenza ed intuizione di Daniela Vecchi, anima creatrice di questa iniziativa ;lei, artista, amante di “bellezza ed armonia”, in qualità di Arteterapeuta ha deciso di aprire una nuova sede offrendo la sua esperienza a chiunque desideri avvicinarsi a questo mondo .
Chi segue i social (Facebook ecc) avrà avuto senz’altro  modo di leggere, condividere, incuriosirsi alle varie attività ed eventi proposti e vissuti da Daniela. Nella sede di recentissima inaugurazione, si respira aria di leggerezza, luminosità,dove il bianco si combina con colore e calore – umano ed affettivo- rispecchiando in pieno la personalità della padrona di casa . Uno spazio cittadino che attende solo di offrire “Terra Creativa” ai futuri fruitori.
Ed è proprio durante l’inaugurazione che Daniela, tra un saluto e l’altro, un banchetto allegro e gustoso ha accolto amici, conoscenti e chiunque volesse saperne di più.
Gli incontri e gli appuntamenti si alterneranno tra laboratori, momenti di scambi e riflessioni per dare spazio alla creatività nella vita di tutti i giorni dove, purtroppo, la razionalità (nel senso di rigidità) la fa spesso da padrona.
Quindi Arte terapia non solo come passatempo, ma pure come guida nel corso della vita di ognuno di noi ; la “missione “ di Daniela è aiutare le persone ad aprirsi all’esterno, all’altro in modo da  non vivere e godere  della propria ricchezza  creativa solo ed unicamente per noi stessi e in  solitudine.
Non ci resta che tastare il terreno: la porta è aperta . 

giovedì 17 ottobre 2019

VIAGGIO NEL CUORE ANTICO DI NONANTOLA di Stefania Zanardi

Risultati immagini per nonantolaPartire con le prime luci, una nebbiolina fine pre-autunnale, 
il silenzio del mattino che fa capolino tra le case e gli alberi ancora immersi nell'oscurità, in compagnia di un nutrito gruppo di studenti vocianti e arzilli (ma come faranno a quest’ora !?), direzione Nonantola . 

Il traffico ancora snello, il giorno che schiarisce sempre più concilia la mente, i pensieri e fa crescere il desiderio di raggiungere la meta . 

Nonantola, cittadina che “ agli amanti ed intenditori di musica”, rimanda ad un (ormai ex?) locale dove la Vera Musica faceva da padrone, ospitando fior fiore di cantanti, vocalist sul suo palcoscenico, accolti ed applauditi da un pubblico entusiasta, competente ed appassionato. 

Ma la nostra meta è più’ intima, spirituale e si dirige all’Abbazia che porta il nome della cittadina stessa, un luogo straordinario dove  l’architettura, la musica gregoriana coniugate con la fede cristiana hanno attraversato la storia da quasi 1300 anni. Fondata nel 752 dal Benedettino Sant’Anselmo, dal 756 la Basilica è dedicata a San Sisto I Papa di cui ne conserva le reliquie ed oggi rappresenta la cattedrale dell’Arcidiocesi di Modena- Nonantola. 

Nel tempo, poi, grazie al favore di Re ed imperatori diventa uno dei maggiori centri monastici d’Europa. 


Soffermandoci sul nome che questa località porta, vi siete mai chiesti perché proprio questo appellativo ? Ebbene, pare che il tutto sia un po’ misterioso, legato in qualche modo ad un racconto popolare che ci tramanda di una guerra, una battaglia o- forse – una epidemia che causò la morte di 90 milanesi. 

Già nel 752 la cittadina portava questo nome che sembrava legarla indissolubilmente alla città di Milano : nonostante ciò Nonantola rimase indipendente , diventando un Vescovado autonomo. 

Risultati immagini per amanuensiTappa obbligatoria in un luogo quale l’abbazia non può essere che il Monastero e la galleria che ospita manoscritti, pergamene di altissimo valore storico ed artistico, nonché religioso; splendidi codici medioevali, pergamene conservate con estrema cura nell’archivio storico abbaziale , come il Diploma con il Monogramma di Carlo Magno, le Pergamene di Matilde di Canossa tanto per citare le più famose. 

Ancora più intenso il percorso nel momento in cui , come sottofondo, veniamo catapultati in altro tempo e altro mondo grazie a Canti gregoriani che vibrano come sottofondo musicale che i Monaci abitualmente eseguono. 

Ma i Monaci, non solo hanno tramandano musiche “celestiali” bensì ci hanno lasciato in eredità i codici Amanuensì, permettendoci di godere di un patrimonio unico al mondo. Ed è così che scimiottando goffamente la loro scrittura , gli studenti forniti di pennino (per loro una grande novità e curiosità) , pergamena, matita e righello si mettono al lavoro ( con qualche difficoltà ) guidati da una guida abile, capace ed “estremamente “ paziente ! 

Il prodotto finito, un alfabeto con caratteri carolingi e la firma impressa ai piedi del foglio, testimonianza del lavoro svolto. 

Risultati immagini per Duomo di modenaDopo qualche corsa, giochi “ en plein air” nello splendido 
giardino de chiostro, si ritorna a casa… con tappa obbligata a Modena per ammirare il maestoso Duomo dove, incappiamo per caso (?) in una troupe televisiva che subito attira l’attenzione dei ragazzi immaginando di potere essere ripresi ! Ma è per la presenza di Philippe Daverio, famoso critico d’arte che, lancia uno sguardo al gruppo classe, sorride e varca la porta della Cattedrale con il suo classico stile. 

Rientriamo nel tardo pomeriggio, rintracciando il percorso mattutino in uno specchio riflesso, opposto all’andata siamo accompagnati da un pallido sole. Ora calante.

lunedì 7 ottobre 2019

"VITE STORTE" - CRONACA DI UN VERNISSAGE IN OLTRETORRENTE di Stefania Zanardi

Risultati immagini per oltretorrente parma via d'azeglioArte, creatività, riprodurre oggetti, luoghi, persone su di uno spazio bianco (foglio o
tela poco importa), immortalare attimi di vita, pensieri e sensazioni.
Un sabato pomeriggio di ottobre, nel cuore di Parma, (l’Oltretorrente così verace e genuino), fermarsi incuriositi al mercatino sotto i portici di via d’Azeglio, dove  oggetti vari si alternano a vecchi libri, ricordi...un brulicare di gente mentre approfitta di un sole che ancora ci rimanda al sapore dell’estate.
E’ in questa atmosfera che il Centro Cinema Lino Ventura (nome che ai più “Agés”porterà alla mente il ricordo di questo attore nostro concittadino) ospita la Mostra “Vite Storte”, di Roberta Ferretti in collaborazione con “La meraviglia di Artemisia  ”.
Risultati immagini per vite storte roberta ferrettiUna location, quella scelta, suddivisa in più spazi, salette, punti di incontro dove i visitatori osservano, si scambiano opinioni, chiedono, si informano tra un’illustrazione e l’altra.
Roberta Ferretti, illustratrice parmigiana da lunga data si è specializzata in Illustrazione per l’infanzia, lavorando pure per la grafica e la moda.
Ma, tornando all’esposizione in corso, sono tante le opere illustrate esposte, dove la creatività spazia dall’immagine alla figura tratteggiata, alla storia di un personaggio delineato con cura e competenza.
E’ un incrocio di lavori ed opere artistiche dove alunni (i frequentatori dei corsi di Roberta) e maestra si alternano dialogando tra loro.
Il tutto nello spazio Cinematografico Lino Ventura che ospita DVD di film più o meno recenti, libri e quotidiani che attendono di essere fruiti dal pubblico che saltuariamente o quotidianamente frequenta il Centro.
Risultati immagini per vino parmaMa, trattandosi di inaugurazione, non puo’ certo mancare un semplice e gustoso rinfresco... E’ così che, tra un’illustrazione, uno sguardo ai DVD, qualche pagina sfogliata e domande a Roberta e corsisti, sotto il porticato (sul lato posteriore) si sgranocchiano patatine, si morde qualche trancio di pizza, ci si addolcisce con qualche torta e ci si disseta con acqua, bibite e (perchè no?) qualche sorso di buon vino nostrano.