Questa storia ha radici lontane, anzi antiche che
intrecciano
leggenda a realtà e dovrebbe iniziare con quel “c’era una volta… “,
un incipit che suona alquanto stucchevole ai giorni nostri. Ma così è :qui
entrano in gioco Tritoni, Sirene, rive del Mare, Onde piacevoli ma pure
minacciose, Luna , Madre Natura e Dei. Ecco ciò che accadde nel Tigullio, un istmo di terra
che unisce l’isola alla terra ferma. Tutto per colpa di (o grazie a) Tigullio,
il più bello dei Tritoni che, affascinato dalla splendida Segesta – la più
bella delle Sirene- tentò di rapirla allungando il suo braccio possente, ma per
questo fu punito da Nettuno (Dio del
mare) che pietrifico’ questo braccio proteso a ghermire la sirena. È così che
nasce il meraviglioso istmo a congiungere l’isola al continente. Siamo a Sestri
Levante, località marittima della Liguria dove la Baia del Silenzio (si proprio
quella legata alla leggenda del Tigullio) e la Baia delle Favole mostrano
orgogliose due facce della città. Ed è proprio in questa località che, da ormai
53 anni, si svolge “Il premio letterario della Fiaba”, nato per riunire gli
amanti della scrittura (in particolare poesia e favole) invitando tutti gli
abitanti dello Stivale a scrivere ed inviare racconti fiabeschi che vengono poi
letti, scelti e premiati da una pregiata giuria.
L’evento si svolge, come da tradizione, nel mese di giugno
:per questo fatidico 2020, la manifestazione avrebbe dovuto svolgersi dal 4 al
7 giugno ma, per forza di cose,ha dovuto essere rimandata.
Una manifestazione letteraria per mantenere vivo ed onorare
il ricordo di Hans Christian Andersen e che ha radici lontane risalenti al 1967
: per l’occasione, la Baia delle Favole, le piazzette, il carugio si riempiono
di vita, festa, canti e danze che risuonano ovunque dove musica, esibizioni e
poesia la fanno da padrone.
Ma è necessario un passo indietro nel tempo e ritornare allo
scrittore-poeta Danese che soggiornò a Sestri una sola notte, ma tanto bastò
per restare affascinato dalla bellezza del luogo al punto di battezzarla Baia
delle Favole. E pensare che Andersen approdò a Sestri quasi per caso nel
lontano 1883, giusto per un contrattempo di navigazione: un caso, una
coincidenza oppure un evento scritto già
nelle stelle?
Il dubbio rimane, soprattutto nei suoi scritti, rimasti come
testimonianza nel tempo. – “Che fiabesca serata – racconterà un giorno
Andersen—” dormii in una locanda vicinissima al mare da cui potei vedere nuvole
di fuoco, su monti dove si alternavano i colori primi… “. Nelle sue pittoresche
descrizioni, Andersen paragona gli alberi a “gigantesche canestre di frutta,
come di grappoli ricchissimi, portati dalle viti”.
Questa testimonianza letteraria – e molto di cuore- è riportata
come epigrafe sul catalogo Baia delle Favole 2011, Premio A. C. Andersen: al suo
interno sono raccolte 10 fiabe, racconti che si sono spartiti premi e
segnalazioni usciti dalle penne di bambini, ragazzi ed adulti, senza
discriminazioni alcune.
Questi dieci racconti – scelti tra più di 1100 testi – sono
stati elaborati durante la 44° edizione del rinomato Premio :spesso TV e
giornali hanno parlato e scritto di questa originale iniziativa ma, forse non
tutti sanno chi diede il là, chi ebbe questa idea. Percorrendo a ritroso il
mondo televisivo, ritroviamo un grande giornalista (e non solo) che negli anni 70
decide di intitolare l’approdo casuale di Andersen sulle rive Sestresi, al
genere letterario dello scrittore Danese, la Fiaba. Fu Enzo Tortora, personaggio
dello spettacolo, oggi non più tra noi, le cui vicissitudini sono note a chiunque
abbia superato gli… anta.
E chiudendo il cerchio, una notizia in più che testimonia
l’importanza della Fiaba, l’esistenza di un Centro del Museo della Fiaba che
trova ubicazione in un prestigioso Palazzo del Borgo Marinaro.
Concludendo, vacanzieri abituali ed occasionali non
scordate… tra i carrugi Sestresi non si respira solo profumo di focaccia ed
olio solare ma anche tanta poesia.