mercoledì 28 dicembre 2011

NATALE NEL CUORE D'EUROPA di Rita Guidi - foto di Niccolo' Zanichelli



 E’ la Cenerentola delle capitali europee.
 Bruxelles soffre lo sfarzo delle sorelle di Francia e Inghilterra, relegata alle fatiche e all’immagine (faticosa, attualissima, polverosa) di crogiuolo d’Europa tutta euro e Parlamento. Eppure non serve la bacchetta magica per svelarne la sontuosa, (golosa) e timida bellezza, e farne meta di una vacanza (natalizia?) davvero da fiaba. E’ sufficiente un ombrello. Per vincere il grigio cenere di un cielo (troppo) spesso capriccioso. O per difendersi dal vento che lucida il buio che scende così presto; cornice puntuale allo spettacolo di luci che regalano le Feste di fine anno.
 E allora non perdetevi l’emozione di iniziare da lì, dal cuore splendido della città, dalla Grand Place. Orizzonte gotico e spettacolare, che si accende di suggestioni nella scelta del gioco effimero di addobbi di luce e suoni. Un maestoso albero al centro, un Presepe “vero” (con tanto di pecorelle) a lato, il Natale disegna cristalli di neve sulle facciate antiche (le Case delle Corporazioni, l’Hotel de Ville), appoggia addobbi di luce su brani classici e sulle guglie candide di S.Michele; sceglie giochi di laser colorati per vincere il buio, esaltare il profilo svettante dei palazzi.
 Infreddoliti? Abbassate il naso e accettate il vin brulè che offrono tra i banchetti dei mercatini annidati appena dietro la piazza, nel quartiere (indipendente) dell’Ilot Sacrè. O seguite il profumo di waffle e di quel mondo di (ineguagliabile) cioccolata fino alla foto di rito davanti al Mannequin Pis: la scultura bronzea del piccolo Julienne, che la leggenda vuole abbia salvato la città dall’esplosione di una bomba spegnendo la miccia con..la pipi’…
 Shopping d’autore, ma anche passione per i caffè letterari? Sempre dietro la Grand Place, ma in direzione opposta, infilatevi nelle Galerie St.Hubert, 
che uniscono al piacere estetico dello stile decò (l’eleganza, da questa parti, si firma Victor Horta), ai tavolini “storici” della “Taverne du Passage” che hanno accolto Baudelaire, Hugo, Simenon (in mostra fino a febbraio, qui, al Musee des Lettre set des manoscriptes, tutto il mondo del papà di Maigret) . Avete pargoli al seguito? Proseguite per il Museo del Fumetto: altra splendida realizzazione di Horta, che accoglie non-solo-Hergè, da Tin Tin a Zagor, ai Puffi e compagnia bella.

  Direzione grandi firme, di nuovo? Avenue Louise: una promenade di bellezza dal sapore nostrano (Armani, Versace…); e se anche la fame è inguaribilmente italiana, addentratevi solo un poco, (in Rue de Bailli 30) a Le Toscane, dove il cuoco siciliano (a dispetto del nome) vi farà sentire davvero a casa. 
Se poi è proprio la vostra città che vi manca, non cercatela con lo sguardo
 dalla “molecola” più alta dell’Atomium; piuttosto nel nuovissimo “Parlamentarium”: autentico gioiello iper-tecnologico dedicato a un percorso storico-culturale nell’Unione Europea. 
Dopo una visita all’emiciclo del “vero” Parlamento Europeo (ingresso anche senza prenotazione alle 10 e alle 15), il tour virtuale (e gratuito) al Parlamentarium, nella grande e modernissima struttura appena di fronte, è davvero da non perdere. Accompagnati da un’audio/video-guida interattiva attraverso sale suggestive con pareti a tutto schermo, pannelli e tavoli touch-screen, potrete davvero sentirvi immersi nella storia d’Europa; sotto un soffitto di luci che ne tracciano i confini, potrete guidare un lettore mobile multimediale ed entrare nelle più importanti città (sì, c'è da scommetterci che c'è anche la vostra); potrete partecipare, con il gioco interattivo di quesiti o di proposte all’Europa di domani.
 Una traccia attiva, subito rilanciata dai pannelli luminosi che vi salutano all’uscita come veri cittadini del mondo.  E se fuori il cielo è sempre buio, di nuovo aprite l’ombrello: quello dei tanti quadri di Magritte, nel surreale museo a lui dedicato. E proprio accanto, al Museo di Belle Arti, non perdetevi il Cinquecento onirico di Bosch, e Bruegel. Figli di questo cielo, cinerino e magico. Di fronte, del resto, c’è il Palazzo Reale. Dicono che non scompare, no, nemmeno a mezzanotte.



P.S.
Bruxelles è ampiamente servita da voli low-cost. Tra i più abbordabili (e puntuali) Ryan Air, che ha uno scalo dedicato a Charleroy (con navetta – 45 minuti – per la citta’).
 Ottime anche le possibilità di alloggio a budget ridotto. Per esempio il Beau Site, in rue De La Longue Haie, davvero a due passi da Avenue Louise e dunque dal centro come anche da metrò, tram e bus per tutte le destinazioni.
 Spuntini speciali e deliziosi nella catena Le Pain Quotidien (9 indirizzi solo in città) che offre ambiente chic e prodotti bio a una decina di euro (bevande, soprattutto acqua!, a parte). Per una cena con i fiocchi dipende dalle zone e dalle tasche. Ma c’è sempre Le Toscane (rue du Baillie 30) o una pizzeria dove rimediare un pasto “italiano” e abbondante.