venerdì 31 gennaio 2020

IL BOOK FOLDING DI CHIARA - QUANDO UN LIBRO DIVENTA SCULTURA di Stefania Zanardi


La storia che state per leggere inizia con un Cuore e termina (ad oggi) addirittura con due Cuori! Una storia d’amore, di impetuosa passione?Non proprio, ma anche un po’ si…
Tutto comincia con uno di quei mercatini , quando si dice “...ma si, facciamo un giretto, magari troviamo qualcosa di bello...” Nella fattispecie il mercatino è quello di Piazza Ghiaia dove la nostra protagonista, Chiara, osservando tra le bancarelle scorge un libro a forma di Cuore, ne viene affascinata ed incuriosita, e finisce per acquistarlo.
Tornata a casa cerca incuriosita e caparbia informazioni legate al libro acquistato; entra così nel mondo del Bookfolding (tecnica conosciuta ai più con questo nome), ma trova pochi agganci e notizie in italiano.
Proprio così, i tutorial sembrano scritti tutti in lingua Giapponese…
“ All’inizio è stata un po’ dura - inizia a raccontare Chiara -, non trovavo persone locali che conoscessero e praticassero questa tecnica, non sapevo bene come muovermi. Poi, mano a mano, cercando su google ho potuto conoscere gente in varie parti d’Italia, con la mia stessa passione, gruppi che seguivano questa tecnica e ci siamo scambiate idee, consigliate, confrontate e ho potuto unirmi a questo gruppo che gravita a livello nazionale”.
Ma è necessario fare un passo indietro, perché questa passione non nasce così per caso; Chiara da sempre ama leggere, ma in modo esponenziale, acquistare e leggere un libro rappresenta per lei un’attrazione vitale da sempre, un’emozione forte e, pure l’idea di toccare, stringere un libro tra le mani, sentire l’odore della carta è qualcosa di unico.
Ma in definitiva cosa significa Bookfolding, cosa si crea grazie a questa tecnica? “ Si tratta di lavorare su fogli, pagine, trasformandole in piccole opere d’arte. Naturalmente si parte da creazioni semplici, che comunque richiedono tante ore di lavoro all’inizio, per giungere ai Master. Molte persone mi chiedono se vengono impiegati laser o simili : assolutamente no, tutto viene lavorato grazie a semplici piegature del foglio molto particolari, di conseguenza il “ cuore” del libro resta uguale, intonso, al punto che se ricomposto come libro, si può leggere tranquillamente”.

Beh, semplici piegature non diremmo, visto le bellissime ed artistiche forme ed immagini che Chiara riesce a dare alle pagine dei libri con cui lavora.
“ Qualche difficoltà ? Ostacoli particolari nelle realizzazione? “- le chiedo.
“Certamente l’inizio è stato alquanto difficile - spiega Chiara - ma non tanto per le difficoltà manuali, quanto piuttosto per la grande precisione, pazienza richiesta, un lavoro puntiglioso, di cesellatura che necessita grande concentrazione ma che oggi, dopo un po’ di esperienza ed allenamento, mi rilassa tantissimo!”-
Ci incuriosisce a questo punto sapere quanto ha impiegato a realizzare al prima opera. -” Il primo lavoro ha coinciso con la realizzazione di due cuori scolpiti sulla carta a cui ho lavorato per quattro, cinque giorni. Poco alla volta il tempo di realizzazione si accorcia e tutto diventa meno laborioso e più piacevole.”
Chissà se Chiara aveva già in mente, mentre leggeva libri e romanzi, che in futuro avrebbe creato qualcosa con la carta..
"Assolutamente no! Tutto è nato un po' per caso: se penso alla mia poca abilità nel disegnare, dipingere ecc...insomma non avevo un'anima artistica così sviluppata..."
Oggi Chiara, grazie anche all’uso dei social quali Instagram , riceve richieste di sue creazioni da varie parti di Italia, da chi desidera tenere per sé un oggetto così particolare,  a chi preferisce offrire qualcosa di diverso per un  compleanno o una ricorrenza. Non manca neppure la richiesta di composizioni o bomboniere per matrimoni. 
“ Mai pensato di dare vita ad un corso, a qualche lezione ?” le domando,
“ Certo- ammette lei- me lo hanno pure chiesto, ma resto nel dubbio se tenere i segreti di questa tecnica o estenderla a questo settore cerando un gruppo di appassionati. Ad oggi, questa realtà è ancora a livello di “hobbistica”, non c’è nulla di veramente strutturato”.
Paura della concorrenza Parmigiana ? Direi di no al momento, visto che sembra esserci solo Chiara in zona a conoscere e praticare questa tecnica dando vita ad opere artistiche uniche nel suo genere.
E allora chissà? Parma 2020 è già qui, vedremo se Chiara – dopo la prima opera con i cuori- vorrà dare vita ad un libro con Le Ali… Il volo della creatività .

lunedì 27 gennaio 2020

IL DOVERE DELLA MEMORIA- I CENTO ANNI DI PRIMO LEVI RICORDATI AL CONVITTO MARIA LUIGIA DI PARMA di Stefania Zanardi


Risultati immagini per 27 gennaioGennaio - mese della Memoria - un appuntamento globalmente celebrato che ci vede coinvolti, interessati anno dopo anno, costernati dinnanzi ai tragici eventi,  affinché nulla cada nell'oblio. E’ per onorare la vita, la storia e la memoria di Primo Levi che presso il Convitto Maria Luigia, sul palcoscenico del teatro (di recente restaurato e portato al suo antico splendore) ha avuto luogo la conferenza/lettura dal titolo “Primo Levi ha 100 anni”.
Attori dell’incontro Guido Furci- docente presso l’Università Sorbonne Nouvelle di Parigi – Alessia Olivetti ed Andrea Murchio che hanno interpretato le letture sceniche, dopo una breve ma esauriente presentazione di Francesca Dosi, insegnante ed artista.
Si è trattato di un incontro/ spettacolo, una lettura testimoniale durante la quale il mondo interiore di Primo Levi è stato recitato, esternato grazie alle sue opere, in una lettura globale, a volte cruda, tragica, ironica e anche sarcastica – sotto certi aspetti.
Ed il pubblico viene coinvolto dai suoi racconti dove si parla di sfollati,di individui umani (che, nei futuri campi di concentramento , di umano avranno ben poco), persone scampate alla morte, altre invece irrimediabilmente condannate.
Risultati immagini per PRIMO LEVINel corso delle letture- recitazioni, alternate dagli interventi di Furci, dai suoi chiarimenti, arricchimenti e collegamenti indispensabili a noi “comuni mortali”, si snodano azioni quotidiane, di per se’ comuni, di bambini, adulti, malati che, purtroppo, termineranno la loro esistenza dopo un viaggio lungo quindici giorni estenuante e disumano.
In questo quadro, difficile da definire (soprattutto per chi – fortunatamente- non ha vissuto tali esperienze), Levi evidenzia ed esalta la figura della donna, colei che è punto di incontro, fede,sentimento e sostegno, un abbraccio umano. Ciò è quanto esce dalla lettura, mirabilmente interpretata  di “ Se questo è un uomo”, un must che tutti hanno per lo meno sentito parlarne.
E ancora Furci, si indirizza al pubblico raccontando dei numerosi carteggi, corrispondenze con scrittori, delle sue scelte di collaborazione, mettendo in risalto la tematica del “come dire le cose”; Furci, riprendendo da Levi, sente la difficoltà del testimoniare i campi di concentramento, dell’accettazione di questo evento e lo fa” narrativizzando” il vissuto, per convincere anche chi non vuole credere a questa storica realtà. E’ necessario non negarlo mai.
Altra tematica che il professore Furci affronta tra gli studi e gli scritti di Levi, è quella del Pudore, inteso come “Fin dove posso arrivare nel raccontare senza mentire, testimoniare erroneamente” ; un esempio viene dato in relazione alla Marcia della Morte che lo stesso Levi descriverà , senza averla però vissuta, chiedendosi se tutto ciò sia corretto, etico oppure no.
Ma l’intervento di Furci è un pozzo senza fine, una fucina di idee e, abile quale è, l’erudito si sbizzarrisce passando dalla storia della Cultura Ebraica con tutte le sue ramificazioni, a passi del Deuteronomio (testo canonico per gli Happy few), a collegamenti con la Bibbia discutendo nientemeno che di Dio.
Risultati immagini per auschwitzE pronta la lettura da parte di Olivetti che, dal brano “ La tregua”, “ Se non ora, quando” ,  ci   riporta negli anni ‘40, allo sterminio degli Ebrei , alla resistenza ebraica - “ Ebrei dell’Est “- sottolinea Furci, in una Babele quale è Auschwitz .
Soffermandosi sul testo “ Se non ora, quando”, si parla di testo ibrido, come ibrida è la storia che dialoga con la tradizione descritta.
Ed ecco che, il pensiero, il dibattito si muove, avanza incontrando la scienza che- come afferma Furci- è sempre fonte di ispirazione per fare poesia.
 Non siamo più negli anni ‘40, l’incontro procede, si snoda per giungere agli sessanta e settanta, incontrando Calvino, l’ottica, la macchina da presa che pone tutto sotto una lente di ingrandimento, come fossimo al cinema, uno sguardo esteso all'umanità, quella che Levi (sebbene non sempre testimone oculare) ha saputo fotografare in modo affidabilissimo.

lunedì 20 gennaio 2020

ZAVATTINI, OLTRE I CONFINI DELLA MEMORIA - A REGGIO EMILIA UN'OCCASIONE PREZIOSA - IN VISTA DEL PROSSIMO 27 GENNAIO - PER NON DIMENTICARE


Risultati immagini per ZAVATTINIDevo dire che pochi libri mi sembrano come questo degni di essere divulgati con il potente mezzo del cinema, perché non si può essere contro la guerra in un modo più semplice e più universale di così, e credo che la figura della piccola Anna riuscirà perciò ad imporsi dappertutto come un simbolo. Oggi c'è bisogno più che mai di film che ci aiutino a ritrovare il sentiero della solidarietà che cattive forze risorgenti cercano di far perdere ('o cerchio, o cerchio, allargati, apriti, lasciaci uscire').”

Risultati immagini per ANNA FRANKQueste sono alcune delle parole che Cesare Zavattini scrisse ad Otto Frank, unico sopravvissuto della propria famiglia ai campi di concentramento, dopo aver letto il Diario di Anna Frank in francese. Se ne entusiasmò ed innamorò a tal punto da volerne fare un film la cui regia sarebbe spettata a Vittorio De Sica. Era la metà degli anni Cinquanta, e Zavattini intessé una corrispondenza con il padre di Anna per saggiare la possibilità e la disponibilità alla trasposizione cinematografica delle memorie di Anna.
La cosa purtroppo non andò in porto per ragioni di diritti già assegnati, come gli rispose molto gentilmente Otto Frank, ma tra loro si instaurò un dialogo scritto di rara sensibilità e delicatezza.

Questa ed altre numerose memorie e testimonianze 
inedite legano la vita di Cesare Zavattini al mondo ebraico, in un filo narrativo che si dipana nelle sale di Palazzo Da Mosto a Reggio Emilia dove, dal 14 dicembre scorso, è in corso la mostra Zavattini oltre i confini. Un protagonista della cultura internazionale, promossa dalla Fondazione Palazzo Magnani, che racconta al pubblico tanti aspetti inediti della vita di Zavattini nel suo viaggiare instancabilmente per il mondo.

Il prossimo 27 gennaio ricorrerà la Giornata della Memoria, per non dimenticare uno dei capitoli più tremendi e disumani della nostra storia ed onorare i milioni di vittime innocenti che ne perirono, e per perorare alla nostra coscienza la necessità di affermare sempre la pace.
E per Cesare Zavattini quella della pace fu una vera e propria ossessione, espressa in tutti i suoi lavori e lungo il corso della sua attività. Pace e libertà come elementi fondanti della vita.

venerdì 10 gennaio 2020

LA PRIMAVERA DELLE MOSTRE: ecco le imperdibili...A Milano, Monza, Ferrara, Forlì, Padova, Torino, Rovigo, Cremona, Mamiano di Traversetolo, Bassano del Grappa, Modena e Maastricht...


Risultati immagini per de chiricoLe mostre, come la moda, hanno le loro stagioni e quella di primavera è una delle due fondamentali.
Per le mostre, la prossima stagione di primavera si presenta davvero eccellente per la qualità ma anche per l'originalità delle proposte. Vediamone alcune, in ordine di data di apertura.
A fare da apripista sarà, Novecento Privato. Da de Chirico a Vedova, dal 17 gennaio al 29 febbraio, a Milano, alla Galleria Bottegantica.
Per questa mostra, alcuni dei veri Giganti del '900 italiano tornano nelle sale di quella che un tempo fu la Galleria del Naviglio che, nel secondo dopoguerra, li aveva accolti quali giovani protagonisti dell'arte del loro tempo.
Risultati immagini per geisha arteAlla Villa Reale di Monza, Giappone. Terra di geisha e samurai propone un viaggio iniziatico in un paese la cui cultura e le cui arti affascinano da sempre, per varietà e raffinatezza. Dal 30 gennaio al 2 giugno, ad accogliere, idealmente, il visitatore saranno geisha e samurai, simboli di quel fantastico mondo.
Nel Centenario della scomparsa, Ferrara celebra il suo Previati con la mostra Gaetano Previati e il rinnovamento artistico tra Ferrara e Milano. Al Castello Estense, dall'8 febbraio al 7 giugno, riunite ben 70 opere dell'artista: olii, pastelli e disegni delle collezioni civiche ferraresi (circa 40) insieme ad opere concesse in prestito da collezioni pubbliche e private, oltre a importanti documenti inediti.
Dall'8 al 16 febbraio a ModenaFiere ritorna anche Modenantiquaria con una XXXIV Edizione da record. Selezionatissime le Gallerie partecipanti che esporranno opere di immenso valore, opere d'arte di nomi grandi e inimitabili: da Tintoretto a Cagnacci e Guercino, da Giovanni Boldini ad Andy Wharol e Fontana.
Risultati immagini per ULisse arteLa mostra che i Musei di San Domenico, a Forlì, propongono per il 2020 è di quelle che solo i grandissimi musei internazionali sanno programmare. Ulisse. L'arte e il mito, dal 15 febbraio al 21 giugno, unisce grande archeologia, grande arte, letteratura, storia e mito universale. A comporre un racconto che attraversa i millenni, continuando a mantenere la sua attualità.
A nostra immagine. Scultura in terracotta del Rinascimento. Da Donatello a Riccio riunisce un nucleo di preziose sculture in terracotta rinascimentali del territorio della Diocesi di Padova. Sono l'orgogliosa testimonianza delle migliaia che un tempo popolavano chiese, sacelli, capitelli, conventi e abbazie di queste terre. Opere meravigliose, presentate a conclusione di una intensa campagna di restauri, create dalla bottega di Donatello e dalle altre presenti a Padova al tempo.
Per aprire la sua ricca programmazione 2020, CAMERA - Centro Italiano per la Fotografia ha la straordinaria opportunità di esporre i capolavori della Collezione Bertero, raccolta unica in Italia per originalità dell'impostazione e la qualità delle fotografie presenti. In mostra 200 tra le 2 mila immagini patrimonio della Collezione, a documentare il mito internazionale della fotografia.
E' molto di più che una sola mostra il progetto La Quercia di Dante (Rovigo e Delta Veneto del Po, dal 28 febbraio al 28 giugno). In Palazzo Roncale, Rovigo anticipa le celebrazioni del Centenario Dantesco con la mostra Visioni dell'inferno. Dorè - Rauschenberg - Brand. Tre grandi artisti, dall'800 ad oggi, a raccontare l'Inferno secondo loro. In mostra anche una reliquia della Quercia di Dante, in memoria del Patriarca Verde del Delta del Po.
A Cremona, in Pinacoteca Ala Ponzone, dal primo marzo si potrà ammirare Orazio Gentileschi. La fuga in Egitto e altre storie. Qui, due tele di Orazio Gentileschi praticamente eguali, dedicate al racconto del Riposo durante la fuga in Egitto. Due versioni che Cremona, per la prima volta, riesce a porre a confronto. E, intorno ad esse, una altissima selezione di altri dipinti e sculture di diversi grandi Maestri, impegnati a raccontare la popolare Fuga da Erode.
E' un classico mondiale l'appuntamento con TEFAF Maastricht (7 - 15 marzo), la mostra mercato dell'arte e dell'antiquariato in assoluto più importante al mondo. In mostra capolavori che ci si immagina di poter ammirare solo nei grandi musei, dall'archeologia al contemporaneo, con attenzione anche alle culture e proposte provenienti da altri continenti.
Risultati immagini per luig imagnani
Affascinante già dal titolo, la mostra che la Fondazione Magnani Rocca di Mamiano di Traversetolo dedica al suo fondatore, Luigi Magnani, citato come L'ultimo romantico, oltre che come Signore della Villa dei Capolavori (dal 14 marzo al 12 luglio). Storie di frequentazioni e relazioni che hanno via via creato quella che è oggi una delle più importanti Collezioni private europee e fatto della Villa dei Capolavori il riferimento per grandissimi intellettuali, musicisti, artisti non solo italiani.
Rovigo, accanto alla grande mostra dantesca, punta su una esposizione originale e veramente fondamentale su Marc Chagall. Con il sottotitolo anche la mia Russia mi amerà, in Palazzo Roverella, dal 4 aprile al 4 luglio s potranno ammirare oltre 100 opere dell'artista: circa 70 i dipinti su tela e su carta oltre alle due straordinarie serie di incisioni e acqueforti pubblicate nei primi anni di lontananza dalla Russia, per documentare l'impatto della cultura popolare russa in Chagall.
Giambattista Piranesi. Visioni di un architetto senza tempo, è la mostra proposta da Palazzo Sturm, a Bassano de Grappa, dal 4 aprile al 27 luglio. Giambattista Piranesi è più che un gradissimo incisore. È un mito. Marguerite Yourcenar gli dedicò una biografia dove definì le Carceri  l'opera forse più famosa di Piranesi  come «una delle opere più segrete che ci abbia lasciato in eredità un uomo del XVIII secolo». Un'eredità che contagiò Escher e i Surrealisti non meno che Peter Greenaway. Visioni e virtuosismo che contageranno sicuramente anche il pubblico.