Si fa presto a dire Salento. A
immaginare spiagge dai colori tropicali, resort bianchi e distese di ulivi
attraversate dai transfer dei turisti.
Qui tutto è profondo Sud: orizzonte
di bellezza sempre viziato da un retroterra di fatica e povertà. Come se l’estate
fosse l’unica, grande occasione.
Perché si tratta solo di saper
guardare, osservare e ascoltare.
Ci sono le maldive di Puglia:
dedicate a chi ama spiagge dolci di sabbia, lambite da acque verdi cristalline.
Appena oltre le dune, appena oltre piccolissime strade che fioriscono di
macchia e buganvillee per chi ha scelto hotel/club/villaggi. Brani di costa
eleganti e morbidi. I bagni esclusivi, i gazebo ricercati, le amache sul mare…
Ma poi basta camminare un po’. E lo
splendore selvaggio dei colori si apre su spiagge libere, amate dai kitsurfer e
dalla gente di qui. Un ombrellone sottobraccio e un pranzo al sacco: è il loro
mare, raggiunto con la vecchia auto di papà, attraversato dai venditori
ambulanti, vissuto solo un attimo, per ricordarlo, prima di tornare a quel
lavoro d’estate (cameriere? autista? domestica?)che è la sola possibile
occasione.
Ci si abbronza così, chiedendosi
che ne sarà di quel paesino bianco/messicano al cader delle foglie d’autunno:
un ristorantino sul mare, una gelateria, un negozio a scaffali (come un vecchio
magazzino), bimbi che giocano in strada, nei sandali la sabbia del mare che è
lì, a riflettere la luna, a poco meno di un passo…
Certo, pochi chilometri (c’è una
superstrada, o il fascino quieto della litoranea) ed ecco lo splendore antico e
nuovo di Gallipoli. Una main-street per lo shopping e appena oltre il ponte la
città antica. La città bella, come rincara giustamente il nome. Yacht e barche
all’ancora, e poi su, tra viottoli e palazzi dal caldo colore della pietra leccese.
Un piacere dorato per gli occhi contro il cielo turchese. Turisti e ragazzi, gabbiani
impertinenti e pub deliziosi, di fronte al Duomo i souvenir… Uno spettacolo
d’estate, o se preferite un’estate che dà spettacolo; ancor più dall’alto del
castello che ne offre per intero un abbraccio.
All’orizzonte, lontano, i quartieri
nuovi (ché qui si abita anche d’inverno), e poi di nuovo il mare e gli ulivi.
Paesini e stazioni con una sola rotaia… La fatica di sempre, del vivere a Sud.