martedì 18 febbraio 2020

ULISSE, IL MITO, L'ARTE, LA (NOSTRA) STORIA, A FORLI' IN UNA MOSTRA DA NON PERDERE


Risultato immagini per ULISSE FORLI
Nella consapevolezza della criticità della situazione e in ottemperanza alle norme di prevenzione stabilite a livello ministeriale e regionale, gli organizzatori comunicano la riapertura della mostra da oggi 3 marzo.
Da oggi martedì 3 marzo la mostra
sarà dunque aperta tutti i giorni, lunedì compresi, sino al 21 giugno 2020.

La riapertura della mostra è garantita a condizione che 'si assicurino modalità di fruizione contingentata o comunque tali da evitare assembramenti di persone, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali aperti al pubblico, e tali che i visitatori possano rispettare la distanza tra loro di almeno un metro' (Decreto attuativo Presidente del Consiglio dei Ministri 1 marzo 2020).
La riapertura della mostra vuole essere un segnale di prudente ritorno a un clima di fiducia. La cultura rappresenta di per sé un modello di comunicazione positiva e di speranza. Anche di questo abbiamo bisogno in questo momento.


Ulisse (e il suo mito) da tremila anni domina la cultura dell'area mediterranea ed è oggi universale. Mito che si è fatto storia e si è trasmutato in archetipo, idea, immagine. E che oggi, come nei millenni trascorsi, trova declinazioni, visuali, tagli di volta in volta diversi. Specchio delle ansie degli uomini e delle donne di ogni tempoLa mostra a lui dedicata che i Musei San Domenico di Forlì propongono per il 2020 è di quelle che solo i grandissimi musei internazionali sanno programmare.
Risultato immagini per ULISSE FORLILa vasta ombra di Ulisse si è distesa sulla cultura d'Occidente. Dal Dante del XXVI° dell' Inferno allo Stanley Kubrick di 2001  Odissea nello spazio, dal capitano Acab di Moby Dick alla città degli Immortali di Borges, dal Tasso della Gerusalemme liberata alla Ulissiade di Leopold Bloom l'eroe del libro di Joyce che consuma il suo viaggio in un giorno, al Kafavis di Ritorno ad Itaca là dove spiega che il senso del viaggio non è l'approdo ma è il viaggio stesso, con i suoi incontri e le sue avventure.
Il contributo dell'arte è stato decisivo nel trasformare il mito, nell'adattarlo, illustrarlo, interpretarlo continuamente in relazione al proprio tempo.
Risultato immagini per ULISSE FORLIUna grande viaggio dell'arte, non solo nell'arte. Una grande storia che gli artisti hanno raccontato in meravigliose opere. La mostra racconta un itinerario senza precedenti, attraverso capolavori di ogni tempo: dall'antichità al Novecento, dal Medioevo al Rinascimento, dal naturalismo al neo-classicismo, dal Romanticismo al Simbolismo, fino alla Film art contemporanea.
Un percorso emozionante, a scandire una vicenda che ci appartiene, che nello specchio di Ulisse mostra il nostro destino. Poiché Ulisse siamo noi, le nostre inquietudini, le nostre sfide, la nostra voglia di rischiare, di conoscere, di andare oltre. Muovendo alla scoperta di un al di fuori sconosciuto e complesso che è dentro di noi.
Il tema di questa mostra, che già si preannuncia eccezionale per livello dei prestiti e per qualità dell'allestimento, è assolutamente affascinante.
 Una mostra dove la grande arte non appare ancella, per quanto meravigliosa, della storia e del mito e non ne è mera illustrazione, sottolinea Gianfranco Brunelli.
Ma evidenzia come dalla diretta relazione tra arte e mito, attraverso la figura paradigmatica di Ulisse, nasca e si rinnovi il racconto. Perché l'arte, figurandolo, ha trasformato il mito. E il mito ha raccontato la forma dell'arte.

mercoledì 12 febbraio 2020

LA QUERCIA DI DANTE - APPUNTAMENTO A ROVIGO PER 'VISIONI DALL'INFERNO'

Risultato immagini per dante
VISIONI DELL’INFERNO propone la rievocazione della prima Cantica dantesca 
affidata a tre artisti internazionali, uno per ciascuno degli ultimi tre secoli. L’Inferno in versione ottocentesca non poteva che essere quello, universalmente noto, del francese Gustave Doré, di cui in mostra sarà l’intero corpus di 75 tavole. Per evocare l’Inferno in versione novecentesca, sono state riunite le immagini di “Dante’s Inferno (1958–60)” dello statunitense Robert Rauschenberg. Un’artista donna, la tedesca Brigitte Brand è stata, infine, chiamata ad illustrare l’Inferno con occhi e sensibilità di oggi. L’artista propone in mostra anche un Omaggio alla Grande Quercia, l’albero cui Dante sarebbe stato tributario della propria salvezza. Alla Grande Quercia di Dante, nello stesso Palazzo Roncale, è riservata un’ampia sezione documentativa. La mostra ripercorre i 33 canti, oltre all’Introduzione, della Cantica. Ciascuno è introdotto dai versi più famosi e da una breve sintesi, a complemento delle tavole dei tre artisti.

Risultato immagini per dorè divina commedia“Gustave Dorè (presente in mostra con le tavole di una grande collezione parmense) è riuscito nella impresa di rappresentare in segni grafici e forme, quanto i versi di Dante hanno espresso in una delle opere poetiche più elevate di ogni tempo. “E proprio le illustrazione realizzate per l’Inferno sono – afferma Alessia Vedova – il suo vero capolavoro tanto da essere entrate a far parte dell’immaginario collettivo”. “(…) come non si può pensare al regno di Lucifero senza rammentare i versi dell’Alighieri – sostiene Mauro Carrera – così non possiamo non far corrispondere alle parole delle visioni più o meno precise. Pertanto, sebbene all’interpretazione iconografica degli inferi si siano cimentati diversi grandi artisti, a partire dalla seconda metà dell’Ottocento la prima visione a comparire nella mente è spesso una delle tavole realizzate sul tema da Gustave Doré”.
Risultato immagini per RAUSCHEMBERG divina commediaPer rappresentare il suo Inferno, Rauschenberg scelse la tecnica del disegno di riporto (transfer drawing), combinando i suoi disegni e acquerelli con immagini trasferite dalle pagine di riviste patinate. “Egli – scrive Barbara Codogno – riporta a galla l’Inferno, contestualizzandolo in una dimensione contemporanea. Le immagini “sorgente” usate da Rauschenberg mettono infatti in relazione la vita politica e l’anima sociale americana del Dopoguerra con la narrazione epica di Dante, entrambe unite da un’ineluttabile discesa agli inferi”. Le tavole del Dante’s Inferno qui esposte sono parte della tiratura che Rauschenberg autorizzò al gallerista Lucio Amelio. La cartella destinata a questa mostra era quella personale del celebre gallerista.
Accanto a due cicli celeberrimi, la mostra propone una prima assoluta. L’Inferno letto con la sensibilità dei nostri tempi dall’artista tedesca Brigitte Brand, che ha scelto il Parco di un altro fiume, il Sile, come buen retiro per realizzare questa sua monumentale opera. “La potente fascinazione dell’Inferno dantesco l’ha portata – scrive Virginia Baradel – a rielaborare il bagaglio dei suoi appunti visivi sulla Commedia umana, osservata alle diverse latitudini del pianeta, con i luoghi e le figure del primo Cantico del Poema. Nella trasfigurazione, piccoli segni vaganti in spazi sulfurei e vorticosi sembrano narrare le vicende e i protagonisti dei canti, ora sollevati da onde di colore, ora affiancati da citazioni iconiche legate alla vita quotidiana”.
Risultato immagini per brigitte brand+ divina commedia
“Visioni dell’Inferno” si allarga ad altre testimonianze, a sottolineare la fascinazione delle Commedia lungo i secoli sino alle forme contemporanee di espressione. Dall’Accademia dei Concordi e dalla Biblioteca del Seminario Vescovile di Rovigo sono state concesse alla mostra alcune preziose, antiche edizioni della Commedia, mentre un corner sarà riservato all’originale volume “L’Inferno di Dante. Una storia naturale” (Mondadori, 2010) illustrato e commentato da Patrick Waterhouse e Walter Hutton, due giovani artisti in residenza a Fabrica, il laboratorio creativo di Benetton. Un ulteriore corner propone l’ Inferno di Topolino del 1949, disegnato da Angelo Bioletto e sceneggiato da Guido Martina in terzine dantesche.

La mostra sarà scandita da un ciclo di conferenze, aperte a tutti, per approfondire temi storici, scientifici, politici e artistici collegati ai tempi di Dante. La prima, in programma giovedì 5 marzo, alle 17,30, in Accademia dei Concordi, sarà tenuta dal prof, Leopoldo Benacchio, già prof, ordinario dell’Osservatorio Astronomico di Padova ed avrà per titolo: ‘Dante guarda il cielo’. La visione del cielo e dell’astronomia che si aveva ai tempi di Dante. 
‘La politica, l’esilio e il ‘poema sacro’: come nasce un profeta’ é il titolo della conferenza programmata per il 13 marzo, ore 17,30, a Palazzo Roncale, a cura del prof. Marco Sant’Agata, scrittore, critico letterario e docente di letteratura italiana all’Università di Pisa.  Tra i massimi esperti di Dante e Petrarca. Di recente ha pubblicato: ‘Dante. Il romanzo della sua vita’.
Giovedì, 26 marzo, alle 17,30, a Palazzo Roncale, Francesco Parisi, docente di tecniche incisorie all’Accademia di Belle Arti di Macerata e autore di saggi e articoli sulla storia della grafica italiana ed europea, parlerà sul tema: ‘La fortuna di Dante nella grafica europea dal neoclassicismo agli albori del modernismo’. Parisi è anche annoverato tra i maggiori incisori italiani.
Mauro Carrera, scrittore e critico d’arte, sarà a Rovigo, a Palazzo Roncale, il 23 aprile, ore 17,30, per un incontro su ‘La Divina Commedia’ di Doré. L’aldilà nell’immaginario collettivo moderno ‘. Carrera ha lavorato alla mostra ‘Divina Commedia. Le visioni di Doré, Scaramuzza e Nattini, tenuta alla Fondazione Magnani Rocca di Mamiano di Traversetolo, Parma e al MAR di Ravenna.
Il ciclo di conferenze si chiude martedì 26 maggio, ore 17,30, a Palazzo Roncale, con l’intervento di Massimo Cacciari, accademico, filosofo, saggista e politico italiano. Ai presenti parlerà di: ‘Dante profeta’.

domenica 9 febbraio 2020

RIFLETTORI SU MODENANTIQUARIA (8-16 FEBBRAIO)


Risultato immagini per MODENANTIQUARIAScrigno di tesori e bellezze senza tempo, 
il più ricercato Salotto dell'Antiquariato ospiterà i maggiori Galleristi di fama internazionale.
"Negli ultimi anni Modenantiquaria si è affermata come manifestazione di riferimento per l'Antiquariato d'Eccellenza. Un vero e proprio Eden per gli amanti dell'Arte e per gli esperti sempre alla ricerca di preziosissimi capolavori per grandi collezioni internazionali e per i Musei più importanti" - dichiara Marco Momoli Direttore di ModenaFiere.
"Il 2019 è stato un vero trampolino di lancio per Modenantiquaria che dopo aver conquistato lo scettro nazionale per l'Alto Antiquariato si spinge ora con la sua XXXIV Edizione alla conquista del Mercato Europeo" - continua il Direttore prevedendo un 2020 di ulteriore crescita e successo.
Risultato immagini per MODENANTIQUARIATanti i prestigiosi protagonisti di quest'anno: da Altomani & Sons a Cantore Galleria, da Longari Arte ad Alessandra di Castro Antichità, da Verdini Antichità a Fondantico di Tiziana Sassoli e ancora la Galleria Quadrifoglio, Tornabuoni Arte, Robertaebasta, Gallo Fine Art e Cesare Lampronti, Pallesi Art Gallery e Salamon & C, Galleria Antichità Alberto Di Castro e Butterfly Institute, Paolo Antonacci ed Enrico Gallerie d'Arte, Bottegantica di Enzo Savoia e Miriam Di Penta Fine Arts, Callisto Fine Arts e Galleria Previtali, Berardi Galleria d'Arte e Studiolo di Stefano e Guido Cribiori, Galleria Megna e Mirco Cattai.
Le selezionatissime Gallerie partecipanti esporranno opere di immenso valore, opere d'arte di nomi grandi e inimitabili da Tintoretto e Lorenzo Lotto a Cagnacci e Guercino...a Giovanni Boldini Andy Wharol e Fontana.
Meta ambita e punto di incontro di collezionisti d'arte, designer ed esperti ma anche di appassionati e di amanti dell'arte e della ricercatezza, Modenantiquaria quest'anno si svela in tutto il suo prezioso valore.
L'Associazione Antiquari sarà presente in un raffinato stand collettivo all'inizio del percorso.
Quindici le Gallerie di prestigio presenti: Antichità Bacarelli, Botticelli Antichità Via Maggio Firenze, Enrico Frascione Firenze, Carlo Orsi Milano, Moretti Gallery, Piva&C, Antichità di Maurizio Nobile, Galleria d'Arte Carlo Virgilio, Orsini arte e libri, Romano Fine Art, Velona Antichità, Casa d'Arte Bruschi, Walter Padovani e Robilant Voena, Giorgio Baratti Milano. Ognuno di loro selezionerà un preziosissimo capolavoro a icona dell'alto valore delle loro rispettive Gallerie.
Per la crescita della manifestazione è stato fondamentale il rapporto con l'Associazione Antiquari d'Italia che prosegue con la nuova Presidente Alessandra di Castro che esporrà per la prima volta a Modena a conferma del rapporto privilegiato tra Modenantiquaria e l'Associazione - dichiara Pietro Cantore Tesoriere dell'Associazione Antiquari d'Italia e Presidente Antiquari Modenesi. Modenantiquaria: il salotto dell'Eccellenza dall'8 febbraio al 16 febbraio a ModenaFiere.