Fidenza Village Book club è una recentissima iniziativa, tutta al femminile, nata dalla brillante e curiosa idea di Simona Manfredi, còlta e condivisa da Fidenza Village. Un progetto in ambito culturale, che cura insieme a Bianca Reali (social manager di F.V.) per sostenere Parma Capitale della cultura 20/21, ospitando salotti letterari ma...visti i tempi... in Life streaming.
Una chiacchierata
con Simona, un po’ di curiosità ci invita ad entrare e scoprire questo bel
progetto.
“ La popolarità del Fidenza Village- inizia a
spiegarmi Simona- è per lo più collegata allo shopping, agli acquisti e a luxury brand, ma è anche
attenta ai progetti culturali ed artistici.
Visti i “ tempi
bui”per quanto concerne i contatti personali, gli incontri, gli scambi umani,
mi è piaciuta l’idea restare in relazione col pubblico, col seguito di Fidenza
Village approfondendo il lato culturale”.
E pensare che
tutto sembra nascere da un piccolo gruppo di amiche intime, dall’amore per i
libri, dalla condivisione.
“ Già- sottolinea Simona- da qualche tempo
(complice anche la pandemia) con alcune amiche di lunga data, ci incontriamo
una volta al mese per scambiarci un libro che ognuna di noi legge per poi
ritrovarsi e scambiarsi idee, approfondendo l’amicizia stessa, la conoscenza
reciproca, selezionando la lettura con più accuratezza.”
Una buona idea-
direi- che si è trasformata in vera e propria passione, organizzata con cura e
dedizione.
E, a questo punto, mi
incuriosisce sapere come avvengono gli incontri in streaming, quali le
difficoltà e l’impegno richiesto.
“ In realtà- chiarisce Simona- l’Iniziativa del
Book Club può avvenire in diversi luoghi, dipende dove si trova l’autore in
questione: per esempio, il primo appuntamento con la giornalista Simona
Branchetti è avvenuto in collegamento tra Roma (dove lei vive) e a Milano, a
casa di Laura Ghislandi.”
Simona Manfredi
gravita da anni nell’universo delle Organizzazioni, degli Eventi, lavorando e
confrontandosi con varie categorie di persone: mi incuriosisce conoscere il
diverso approccio, la collaborazione che
ha tenuto e tiene con uomini e donne.
“ Devo ammettere- risponde convinta- che lavoro
bene con entrambi sebbene, talvolta prediligo le donne per un semplice motivo ;
parto da un presupposto alto per quanto riguarda il sesso femminile, ammiro le
donne in gamba che lavorano, si organizzano trovando tempo per se stesse. Ma
pure nel rapporto lavorativo con gli uomini- incalza- mai ho riscontrato
difficoltà ; tutt’al più direi che prediligo i giovani (uomini e donne), credo
molto in loro – cosa non scontata da parte di persone della mia età- e insieme
creiamo una grande sinergia, alla quale loro rispondono dando tutto se stessi.
I miei contatti, le mie collaborazioni – sottolinea Simona- hanno spaziato
(oltre al Fidenza Village) in altre attività, soprattutto con giovani con i
quali i rapporti si sono rafforzati. Volendo approfondire- confessa- ho qualche
difficoltà nel lavorare con donne troppo competitive, in quanto non amo la
competizione!”
Ritorno sui miei
passi, al discorso Smart working, argomento focale del primo incontro con
Simona Branchetti “ Donne!!! E’ arrivato lo smart working, opportunità o
trappola?” cit. dal suo libro.
“ Guarda – mi informa Simona- io da sempre
lavoro in smart (non avendo un ufficio) precisamente dal 2014 e ,per me è
imprescindibile. Senza dubbio, il primo lockdown (per intenderci da marzo del
2020), aveva spiazzato tutti, imponendo scelte non certo decise liberamente ;
il fatto di trovarmi a casa contemporaneamente con marito e figlio, ha cambiato
le prospettive della giornata. Purtroppo – sottolinea- alla donna è ancora
richiesto (oltre al proprio lavoro) l’impegno casalingo, la cura della casa,
cosa che l’uomo dà spesso per scontato. Tenere riunita la famiglia, svolgere a
pieno il ruolo di casalinga, è stato piacevole, se penso poi che in 31 anni di
matrimonio non avevo mai convissuto con mio marito dal mattino alla sera
(tranne in vacanza) – confessa Simona- direi che è andata bene. Sono riuscita a
mantenere i miei contatti lavorativi sui “social”, senza interrompere le mie
attività, i miei contatti”.
Riprendo il filo
relativo discorso femminile per capire meglio il punto di vista di Simona sulle
donne.
“Sinceramente- chiarisce- parto dal presupposto
che noi donne abbiamo capacità , talenti, siamo preziose e sono dispiaciuta nel
vedere talvolta donne che non sfruttano le loro potenzialità, non importa in
quale campo.”
L’infaticabile
Simona, oltre all’iniziativa Book club Fidenza Village, da anni è all’interno
del progetto Quadrilegio, una finestra sull’arte a 360° che, credo, tutta Parma
conosca e apprezzi.
“ Questa bellissima esperienza- racconta con
orgoglio Simona- dura da ormai 10 anni ed è condivisa con altri tre colleghi
(Giulio Belletti, Marina Buratti, Maura Ferrari) coi quali ho ideato questo
evento ove l’arte contemporanea è al centro. In questa realtà viene abbracciata ogni forma artistica, c’è
grande inclusione, ognuno di noi apre il proprio spazio all’altro, al pubblico.
Siamo sempre
disponibili verso le novità – sottolinea
Simona- ascoltare proposte, ospitare artisti mostrando al pubblico di turno, le
loro opere.
Il 2020 ha purtroppo
limitato tutto notevolmente ; avremmo voluto aprire alla città per tutto l’anno
– svela Simona- con programmazioni e comunicazioni ma il problema covid ha
avuto il sopravvento. Però- sorride con ottimismo- questo arresto forzato ci ha
permesso di creare nuovi rapporti con l’assessorato alla cultura , con la
macchina comunale, intrecciando buone relazioni, offrendo alla fine pure
aspetti positivi, lavorando e ragionando in grande.
L’impossibilità
-prosegue- di incontrarsi fisicamente in
gallerie d’arte, laboratori, spazi creativi , ha rafforzato e approfondito
l’uso dei social, dando visibilità a giovani talenti emergenti , che non
sarebbero riusciti ad uscire allo scoperto. “
Ritorniamo al Book
club Fidenza Village per aggiornarci sui prossimi appuntamenti :
visto il successo
riscosso dal primo incontro in streaming , da bimestrali, i meeting sono
diventati mensili e cosi’ il 26 Febbraio Daria Bignardi parlerà del suo libro
“Oggi faccio azzurro”, intervistata dalla giornalista di sky arte Sabrina
Donadel, a seguire in marzo Silvia Sliti verrà intervistata da Laura Ghislandi
mentre in Aprile parlerà Cristina Parodi con il libro su Harry e Megan “ E
vissero tutti felici e contenti” incontro condotto dalla giornalista del tg 5
Elisabetta Falciola.
A maggio sarà la
volta di Marina Di Guardo (madre di Chiara Ferragni) intervistata da Ghislandi , tutto rigorosamente in diretta
su Instagram, accolto dall’Ufficio Comunicazioni marketing del Fidenza Village.
Arte, cultura e
bellezza che vanno a braccetto con volontariato e solidarietà poiché Simona è
attualmente Presidente Provinciale dell’associazione Onlus Loto per la
prevenzione e l’attenzione sul tumore ovarico.
Altro impegno, altra storia.
Bravissima Simona! Sempre al top e bravissima Stefania per la divulgazione dell'iniziativa!!
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