E’ il più colorato dei mondi in bianco e nero.
L’Italia del boom è allegramente pop, odora di fòrmica, viaggia
in Cinquecento...
E per riviverne quell’essenza che solo l’arte sa cogliere e
rappresentare (fosse solo nello spazio di un quadro), ecco l’occasione da non
perdere, il viaggio nel tempo al quale non rinunciare.
Dal 10 settembre all’11 dicembre 2016 la Fondazione Magnani
Rocca ospita ITALIA POP. L’ARTE NEGLI ANNI DEL BOOM.
Una raccolta di settanta opere per raccontare la via italiana alla pop-art: un percorso sofisticato, dall’inconfondibile brio nostrano, giusto per sottrarre quanto basta i riflettori dal consueto ‘sogno americano’.
In bianco e nero o meravigliosamente fluo, le opere vibrano nei saloni
impero della Fondazione in un piacevole sussulto.
C’è il rosso ‘No’ di Schifano e il collage di brand celeberrimi di
Fomez o “la Gioconda” di Mimmo Rotella…Struzzi, giraffe e alberi di Gino
Marotta (alieni del passato tra le cornici barocche…)…Qualcosa che affascina, qualcosa che turba. Un senso ingenuità e
di allegria… Un’arte di confine (un ’68 da attraversare), qualcosa che sa di
speranza fino alla sconfitta di nuove disillusioni.
L’Italia in Cinquecento.
Mostra e Catalogo (Silvana Editoriale) a cura di Walter Guadagnini e Stefano Roffi, saggi in catalogo di Antonio Carnevale, Mauro Carrera, Walter Guadagnini, Gaspare Luigi Marcone, Stefano Roffi, Alberto Zanchetta
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