mercoledì 16 settembre 2015

VIAGGIO NEL FUTUR(ISMO) di Rita Guidi

E’ un invito al movimento: atletismi d’arte, 
acrobazie dello spirito.

 Giacomo Balla racconta se stesso e il Futurismo, ovvero come muove un movimento. Pregio prezioso di una raccolta che incorniciando un (celeberrimo) autore, ne libera il respiro d’avanguardia, il prepotente Novecento.
E’ un invito a un autentico viaggio nell’arte, dunque, ma anche all’esplorazione/conoscenza di questo luogo, la Fondazione Magnani Rocca, residenza immaginifica di Mamiano, alle porte di Parma.
Qui vi accoglie il giardino dei pavoni bianchi,  silenzoso di verde. E’ il Parco che quieta Villa Magnani dove si viene a trovare l’arte come si fa con gli amici. 
Museo attivo e conosciuto, dalla straordinaria collezione permanente (non a caso ribattezzato Villa dei Capolavori), ora ospita appunto la mostra ‘GIACOMO BALLA Astrattista Futurista’ dal 12 settembre all’8 dicembre 2015.  Un percorso che utilizza l’analisi del manifesto Ricostruzione Futurista dell’Universo, uno dei testi teorici più rivoluzionari dell’arte del Novecento, nel centenario della sua pubblicazione, sottoscritto dallo stesso Balla e da Fortunato Depero.

Astratto, dinamico, trasparentissimo, coloratissimo, luminosissimo, autonomo, trasformabile, drammatico, volatile, scoppiante…. Sono i temi di un’avventura scandita da una genialità dissacrante, da una sensibilità artistica radicalmente nuova. Un modo di cucinare l’arte…. Un ghigno…. Un movimento che ha lo stesso sguardo dei tanti autoritratti esposti qui. Un segno forte e inconfondibile. Come il caffè che Balla ci offre dalla tela: gli occhi vivi e sorridenti, che muovono il mondo. 

2 commenti:

  1. Io per esempio mi sono innamorato di "Forme uniche nella continuità dello spazio".

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    1. E a me ha sempre affascinato che venerassero l automobile (scritta così, senza apostrofo, assolutamente maschile...;))

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