Uno "storico Libraio", una "storica Libreria", un’intervista….da cosa iniziare? Ma dai libri naturalmente!
43 anni trascorsi tra le
pagine , un inizio da garzone/fattorino (la famosa gavetta) per apprendere l’
ABC insegnato da un grande Maestro (Giorgio Belledi); eh già, perché quello di
Libraio non è un lavoro, ma un Mestiere e per questo ci vogliono dei Maestri.
E’ così che il protagonista del pezzo che state per leggere respira, dal (lontano)
1975, libri, si nutre di parole, racconti, romanzi nell’arco degli anni
traslocando da una sorta di “sacrario” ubicato in strada Repubblica, ad un
Media store collocato in via Farini. Parliamo di Roberto Ceresini e de La
Feltrinelli.
Ex boss (anche se lui non ama
molto il termine), ex direttore da un anno circa, ma non ex libraio.
“Ricordo gli anni trascorsi
nello storico locale di via Repubblica- esordisce Roberto Ceresini- dove tutto
era più piccolo, più lento ma penso più umano, immagini e scene che restano
impresse nella memoria “.
Ma oggi, i punti fermi, gli
aspetti basilari di una libreria quali sono ? Sono mutati nel tempo? -” No,
risponde Ceresini- restano tre i punti di partenza da cui sviluppare il tutto :
la conoscenza dei libri, la lettura (patrimonio che un libraio DEVE possedere),
il cliente, un discorso lungo, spesso complicato – soprattutto oggigiorno - in
cui l’aspetto relazionale richiede più impegno e necessità di approfondimento. Tutto ciò, se
ben guidato, è la chiave di lettura per riuscire a vendere un libro.”
Certo, entrare oggi alla
Feltrinelli (inaugurata nel 1012 ) significa immergersi in una realtà più
variegata, ricca di stimoli -dal punto accoglienza bar all’ ultima uscita di un’opera letteraria
- , rischiando di trovarsi un po’ disorientati.
Tre piani, tre realtà diverse
? Qualcuno potrebbe trovare questa location un po’ “spersonalizzante”, tra
cappuccini e brioches, studenti intenti
sulle sudate carte, bambini alla ricerca del racconto di Natale, autori
che presentano il frutto del loro lavoro….
“ Non è così -chiarisce
Roberto- i tre piani non interrompono la continuità di questa grande famiglia
;senza dubbio, quando si era in via Repubblica si respirava un’aria più
intellettuale, un po’ snob forse, per pochi eletti (d’altronde noi parmigiani
siamo spesso considerati “noblesse oblige”), ma oggi è necessario che la
cultura sia fruibile a tutti, deve essere più democratica e raggiungere
elementi e realtà diverse “.
Largo spazio quindi anche alla tecnologia,
internet, p.c ,perchè neppure la
Feltrinelli può fuggire a questi dettami.
E quindi, chi sono i nuovi
clienti, lettori e lettrici?
“Innanzitutto- sottolinea
Roberto- il pubblico femminile si attesta ad un bel 60/70% mentre quello
maschile si ferma ad un 40% (sigh). Le
donne scrittrici e le lettrici sono molto attente, critiche, competenti, sono
moderne e incalzanti, mentre gli uomini risultano un po’ meno preparati,
frequentano meno le presentazioni e gli eventi del genere, perché amano meno
mettersi in discussione”-
Lui , in discussione, si è
messo sicuramente tanto!
Fin dai tempi della “vecchia
“ Feltrinelli Roberto ha sempre amato
organizzare presentazioni (non tanto per vendere il libro di turno), quanto per
esprimersi, incontrare, scambiare idee, confrontarsi . Aspetti che considera
una funzione prioritaria. Eventi come quintessenza per portare in scena (in
libreria) non solo testi, libri ma altri fenomeni culturali, quali la Musica,
il Teatro.
E qui si naviga a vele
spiegate ; tanti gli eventi musicali organizzati in questi anni, inviti di
gruppi musicali (più o meno à la page ), eventi con attori, che si snocciolano
piacevolmente .
“ Per il 6 dicembre “ ci informa il nostro
Libraio “stiamo organizzando un omaggio
a John Lennon -in occasione del triste anniversario del suo assassinio nel
1980- , un ulteriore appuntamento musicale che si aggiunge ai numerosi già
offerti al pubblico”. Perchè pure la musica, da Feltrinelli, trova la sua collocazione sebbene da qualche anno, purtroppo, sia diventato un settore ostico, molto
difficile da vendere . Amazon si è un
po’ “mangiata” questo stupendo mondo e, proporre qui dal vivo, musica e artisti non ha prezzo, è
fisico, reale più caldo e umano.
Appurato che Roberto è una
fucina di idee, come non pensare che altre iniziative siano state messe in atto
? Matrimoni, lauree, eventi e, da un paio d’anni pure veglioni di Capodanno! In
libreria!
“ Già – sorride Ceresini- per
caso , qualche anno fa, dei cari amici dovevano organizzare il loro matrimonio.
Mi si è accesa una lampadina ; qui abbiamo spazio, catering, location , perché
no (ha pensato)?”. Detto fatto, come bere un bicchiere d’acqua una nuova
avventura ha preso piede. Ma le accortezze da librario non sono mancate neppure
in occasione di un Wedding ; come Segnaposti per gli invitati, sono stati messi
dei libri.
“ Per il discorso capodanno,
naturalmente, il numero di persone deve essere in parte limitato sia come
quantità di persone , che come gusti. Chi ama la musica, il nostro catering e
il Decoro, trova qui il luogo ideale .”
Nel corso del 2019 (ormai
agli sgoccioli) ben 175 eventi hanno avuto luogo nella sede madre di Via
Farini, una quindicina presso la Galleria (ex Barilla Center) .
“ Recentemente – conclude
Roberto- abbiamo organizzato alcuni Corsi di Scrittura (in questo caso a
pagamento) per avvicinare le persone alla libreria in modo diverso. Purtroppo,
la gente fatica un po’ a considerare La Libreria come sede di corso (troppo poco strutturata,?) ma noi
proseguiamo, anche con fatica , osservando, confrontandoci con la realtà di
Parma.”
E per gennaio, in cantiere,
un nuovo corso sulla fotografia, la natura , la montagna. Queste le Radici
della Feltrinelli parmigiana ; Sangue, Sudore e Lacrime… ma di felicità.