martedì 1 gennaio 2019

COURBET O DI UN'EMOZIONE DA NON PERDERE di Rita Guidi - foto di Niccolo' Zanichelli

Ultima chiama per un artista da non perdere. 
Fino al 6 gennaio Gustave Courbet a Palazzo dei Diamanti di Ferrara, regala l'emozione del suo nuovo sguardo d'Ottocento. Lo sguardo che si posa sul tessuto vitale e roccioso di Francia, sul respiro quieto e freddo delle scene di caccia. Soprattutto su tramonti rosa e dolci o marine inquiete come la sua anima. E un segno che è germe di nuovo, nella provocazione di un tratto che sparisce, di luci e scorci pronti a dare origine a un nuovo mondo. 

'Courbet e la Natura' è  una retrospettiva dedicata a questo genio indiscusso dell'Ottocento e al suo rivoluzionario approccio alla pittura di paesaggio. Uomo dalla personalità forte e complessa, Courbet s'impose come padre del realismo, aprendo la strada alla modernità in pittura con lavori provocatori e antiaccademici la cui principale fonte d'ispirazione fu la natura. 
La mostra presenta una cinquantina di tele, tra cui molti capolavori dell'artista, come Buongiorno signor Courbet, l'autoritratto L'uomo ferito o le celebri Fanciulle sulle rive della Senna, provenienti dai più importanti musei del mondo e conduce il visitatore in un percorso attraverso i luoghi e i temi della sua impressionante e appassionata rappresentazione del mondo naturale: dai panorami della sua terra alle spettacolari marine battute dalla tempesta, dalle misteriose grotte da cui scaturiscono sorgenti alle cavità carsiche che si spalancano nei torrenti, dai sensuali nudi immersi in una rigogliosa vegetazione alle sublimi scene di caccia della maturità. 
Guardato come un maestro dagli impressionisti e venerato da Cézanne, Courbet sembra svelare forme in attesa di essere rese visibili, catturando i fenomeni naturali più elusivi e transitori. 
I paesaggi della regione natale, la Franca Contea, occupano un posto particolare nel cuore dell'artista: la vallata lussureggiante della Loue, gli altipiani aridi, i fiumi impetuosi, il sottobosco e i cieli immensi sono rielaborati in infinite e sorprendenti varianti. Motivo d'ispirazione sono stati anche i luoghi dove ebbe modo di soggiornare o che visitò nel corso della sua vita, come le coste mediterranee nei pressi di Montpellier, i paesaggi rocciosi della regione della Mosa in Belgio, le marine della Normandia, con le onde rigonfie prima di infrangersi sugli scogli, o i laghi svizzeri dipinti in esilio in un'atmosfera carica di nostalgia. A questi soggetti si aggiungono i dipinti che hanno per tema i nudi e gli animali nel paesaggio, dove Courbet dimostra ancora una volta di essere portatore di uno sguardo originale sul mondo, ma anche di essere consapevole della grande tradizione pittorica occidentale, studiata al Louvre.
Con Courbet e la natura il pubblico italiano potrà quindi riscoprire l'opera di uno dei più grandi pittori dell'Ottocento, un artista che ha lasciato un segno indelebile sulla sua epoca traghettando l'arte francese dal sogno romantico alla pittura di realtà, e da questa a un nuovo amore per la natura.
COURBET E LA NATURA Ferrara, Palazzo dei Diamanti
22 settembre 2018 - 6 gennaio 2019

OrganizzatoriFondazione Ferrara Arte e Gallerie d'Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara

A cura di Dominique de Font-Réaulx, Barbara Guidi, Maria Luisa Pacelli, Isolde Pludermacher e Vincent Pomarède

Informazioni e prenotazionitel. 0532 244949 | diamanti@comune.fe.it 

Ufficio stampaStudio ESSECI - Sergio Campagnolo
tel. 049 663499 | info@studioesseci.net 



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